Anche se a volte non viene identificata, la dermatofitosi del gatto è una malattia della pelle molto comune tra i felini. È altamente contagiosa e può essere trasmessa all'uomo - nel nostro organismo, addirittura, i sintomi sono più chiari che in loro. Poiché la micosi del gatto nell'uomo è qualcosa di quantomeno fastidioso per entrambe le parti del processo, è bene che siate sempre consapevoli del problema.possibilità di contrarre la dermatofitosi (poiché i felini sono i principali vettori della malattia). Per chiarire i dubbi e parlare dell'argomento, abbiamo parlato con Luciana Capirazzo, veterinaria specializzata in felini presso l'Ospedale Veterinario Popolare. Vediamo di seguito cosa ci ha detto!

Dermatofitosi nel gatto: cos'è e come agisce sul corpo dell'animale?

"La dermatofitosi è un'infezione fungina che colpisce direttamente la pelle, le unghie e il pelo dell'animale", spiega Luciana. In altre parole, il fungo che causa questa malattia colpisce principalmente le aree del corpo del felino che presentano cheratina. Continua: "i sintomi clinici/segni della dermatofitosi nel gatto sono prurito (che può manifestarsi anche con un eccessivo leccamento), perdita di pelo nell'area colpitae pelle arrossata e irritata". Se il gatto ha molto pelo e non presenta tutti i sintomi (alopecia, per esempio), è possibile che non si accorga nemmeno che è infetto. In questi casi, vale la pena di esaminare lo stato della sua pelle una volta alla settimana per verificare la presenza di segni di dermatofitosi e altre malattie.

Trasmissione e prevenzione della dermatofitosi nei gatti

Come altri tipi di tigna e di malattie della pelle del gatto, l'infezione da dermatofitosi è strettamente legata ad ambienti poco igienici: "La dermatofitosi viene contratta attraverso il contatto con la forma infettiva del fungo che può trovarsi in vari luoghi, come piante, terra ed erba. La trasmissione può avvenire anche in seguito al contatto con panni, lettiere e giocattoli che sono statiutilizzati dagli animali infetti", spiega Luciana.

Quindi, la prevenzione inizia limitando l'accesso del gatto a luoghi sconosciuti dove potrebbe entrare in contatto con il fungo della dermatofitosi presente nell'ambiente o con altri animali. Inoltre, ci sono altri accorgimenti, come dice il veterinario: "bisogna fare una corretta sanificazione degli ambienti in cui l'animale soggiorna di più. Inoltre, bisogna spazzolarlo sempre e, in alcuni casi, usare uno shampoo.Si raccomanda l'uso di antimicotici e la rasatura dei capelli".

Tigna del gatto: come si cura la dermatofitosi?

Recarsi dal veterinario per sottoporre l'animale a una visita e a una diagnosi corretta è fondamentale in caso di dermatofitosi nel gatto, perché da questo primo contatto il professionista stabilirà il trattamento migliore per il micio. Luciana ci ha detto che il trattamento può essere associato a terapie topiche o sistemiche indicate dal veterinario, ovvero: attraverso pomate, shampoo e farmaci.saponi o farmaci specifici che trattano la zona interessata dall'interno.

Durante il trattamento, è necessario prestare la massima attenzione per evitare che il vostro amico contamini altri gatti e persone: "l'igiene deve essere raddoppiata quando si maneggia l'animale: quindi mani e lettiere devono essere lavate accuratamente. Coperte, asciugamani e lettiere devono essere cambiate più frequentemente e l'ambiente deve essere igienizzato con prodotti specifici", conclude il professionista.